Costituisce il punto focale, elevato rispetto al percorso del Borgo. Di aspetto solido e robusto, si rifà nel volume ai castelli valdostani di Fénis e Verrès e di Montaldo Dora e di Ivrea nel Canavese. E’ la dimora signorile fortificata, con stanze sontuose ricche di mobili, suppellettili, tessuti, a mostrare gli usi di vita nei castelli del Quattrocento. Le corazze, le armi, i passatempi lasciati nel camerone degli uomini d’arme, la sala da pranzo, la cucina, offrono una idea davvero “palpitante e parlante” di un castello sabaudo del XV secolo. Oltrepassata la sala del trono, ove sfilano i Prodi e le Eroine, la camera da letto colpisce per il grande baldacchino dalle cortine ricamate; la cappella chiude il percorso.
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Mappa del piano terra
Atrio
E’ una stanza spoglia con feritoie sul fondo; è difesa da un pesante portone rivestito di ferro e da una grata a saracinesca copiata da un raro originale del castello di Verzuolo.
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Cortile
La corte interna, fulcro su cui si aprono tutti gli ambienti, riproduce quella del castello di Fénis, in Valle d’Aosta. Ha pianta trapezoidale con pareti affrescate e ballatoi a cui si accede con una ripida gradinata semicircolare.
Camerone degli uomini d’arme
Lo stanzone dei soldati di guardia al castello è copiato dal castello di Verrès. E’ arredato spartanamente; la rastrelliera con armi e armature è ispirata a una decorazione del castello di Issogne, Valle d’Aosta.
Cucina
E’ divisa in due parti: la cucina per la servitù e i soldati è anche dispensa, la cucina per la preparazione degli alimenti per i signori è dominata da grandi camini e arredata con gran quantità di vasellame, utensili e paioli.
Sala da pranzo
E’ l’ambiente più sfarzoso del castello, dal soffitto con formelle dipinte, copiato dal castello di Strambino, alle credenze intagliate cariche di vasellame pregiato, al finto arazzo che cita le miniature di un manoscritto del XIV secolo.
Carceri
Tettoia delle armi
All’esterno della Rocca, verso il giardino, la tettoia copiata dal mercato di Verzuolo, nel Cuneese, protegge due macchine da guerra: una catapulta e una balista.
Mappa del primo piano
Stanza del guardiano
E’ la stanza di controllo e difesa da cui il guardiano abbassa la saracinesca per proteggere il portone in caso di attacco al castello. L’ambiente privo di arredi ha le pareti decorate secondo un esemplare del castello della Manta, Saluzzo, oggi scomparso.
Antisala baronale
E’ il luogo di attesa per chi deve accedere alla sala del trono. Mobili intagliati e pareti dipinte a imitazione della tappezzeria hanno come modello il castello di Issogne in Valle d’Aosta.
Sala baronale
Riproduce nella forma e nella decorazione il salone del castello della Manta a Saluzzo: Prodi e Eroine dell’antichità e la Fontana della Giovinezza, temi cari alla letteratura cortese e cavalleresca nel XIV secolo.
Camera da letto
La camera riproduce da Stanza del Re di Francia del castello di Issogne. Imponente al centro della stanza il letto a baldacchino con spesse cortine di velluto.
Oratorio
Di piccole dimensioni, è luogo di raccoglimento e di preghiera arredato dal velario di seta sulle pareti e dal un piccolo altare con inginocchiatoio.
Stanza della damigella
E’ la stanza della dama di camera, di piccole dimensioni e modesta ma ben arredata o ornata. Sulle pareti sono dipinte a losanghe le iniziali di re Arduino di Ivrea.
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Cappella
La cappella è attraversata da una cancellata che separa la servitù dai signori. Molteplici i riferimenti di questo ambiente che riproduce sulle pareti la celebre Salita di Cristo al Calvario, dipinta da Giacomo Jaquerio nella precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, nel 1420 ca.
Grazie ai video prodotti dai ragazzi e delle ragazze dell’Istituto Bodoni Paravia di Torino è possibile visitare virtualmente il piano terra della Rocca. Progetto Conoscere e Comunicare il Patrimonio Culturale, 2021
Visita la Rocca con Google Arts & Culture selezionando i livelli indicati sopra la bussola