All’interno delle mura merlate, oltre il ponte levatoio, le costruzioni del Borgo si susseguono lungo la via maestra in un percorso estremamente suggestivo. Esse ripropongono edifici piemontesi e valdostani, accostati a costituire un nucleo abitato animato dalle botteghe artigiane. Dalla fontana alla tettoia del forno per il pane, dal laboratorio del maniscalco, all’Ospizio per accogliere i pellegrini. Sotto il portico della Casa di Bussoleno è allestita una cartiera con l’antica pila a magli che sfilaccia gli stracci per la carta. Diciassette edifici principali, con passaggi verso l’esterno che interrompono la continuità dei portici, dove si affacciano le botteghe e i laboratori artigiani, e alcuni slarghi animati dal suono delle fontane e impreziositi dall’affaccio della chiesa e dalle facciate monumentali.
1. Croce lignea 2. Mura merlate 3. Torre rotonda d’angolo 4. Torre di Oglianico 5/6. Forno e tettoia del maniscalco 7. Fontana di Salbertrand 8. Albergo dei Pellegrini 9. Prima Casa di Bussoleno con la bottega del ferro 10. Seconda Casa di Bussoleno con la cartiera 11. Casa di Frossasco 12. Porta di Rivoli 13. Casa di Alba con la stamperia 14. Torre di Alba 15. Casa di Cuorgné
16. Chiesa – sala espositiva 17. Casa di Avigliana – Biglietteria 18. Casa di Chieri 19. Cortile di Avigliana 20. Torre di Avigliana 21. Casa di Pinerolo 22. Casa di Mondovì 23. Fontana del melograno 24. Casa di Ozegna 25. Casa di Borgofranco 26. Casa di Malgrà 27. Rocca 28. Tettoia per le armi 29. Giardino delle delizie 30. Giardino dei semplici 31. Orto
Spostati sulla mappa per scoprire gli edifici
Mappa degli edifici che compongono il Borgo
Casa di Avigliana
Prende il nome alla Casa della Porta Ferrata di Avigliana, uno dei principali centri medievali del Piemonte, che conserva ancora oggi importanti architetture del XIV e XV secolo.
Casa di Borgofranco
La facciata principale verso il Po in laterizio con intelaiatura in legno è ripresa da case originali di Borgofranco e Borgomasino, nel Canavese.
Prima Casa di Bussoleno
La Casa è ispirata a una abitazione della nobile famiglia Aschieri a Bussoleno, titolare di ampi possedimenti in Valle di Susa.
Casa di Chieri
Il modello di questo severo edificio coronato da merlatura è l’imponente palazzo della famiglia Villa presso Chieri.
Chiesa
L’edificio con la sua ricca decorazione pittorica e in cotto unisce numerosi modelli tratti da diverse architetture medievali piemontesi.
Cortile e Torre di Avigliana
Il cortile con torre angolare, delimitato da edifici aperti da portici e loggiati, prende il nome dalla torre dell’orologio nel Borgo Nuovo di Avigliana.
Casa di Frossasco
Ispirata ad un edificio storico ancora oggi conservato a Frossasco, nel pinerolese, la casa è caratterizzata dall’ampio porticato al piano terreno su cui si aprono le attività commerciali e artigianale.
Casa di Malgrà
Affacciata verso il Po, questa abitazione caratterizzata da un alto palco ligneo prende la sua denominazione dal Castello di Malgrà presso Rivarolo Canavese, preso a modello per la decorazione delle finestre.
Casa di Mondovì
Deriva da un imponente palazzo trecentesco di Mondovì, residenza della famiglia Bressani, ma diminuito di un piano per motivi statici e per pareggiarne l’altezza con le case vicine.
Casa di Ozegna
Si trova prima dell’uscita verso il Po ed è caratterizzato da uno spirito rinascimentale. L’affaccio principale è verso il fiume, dove un tempo si apriva il cortile ombreggiato dagli alberi.
Albergo dei Pellegrini
E’ la tipica struttura di assistenza diffusa nelle città dell’Europa medievale. In questi edifici, di solito collocati all’ingresso dell’abitato, trovavano accoglienza i viandanti, gli infermi e i mendicanti.
Casa di Pinerolo
E’ realizzata sul modello della Casa del Senato di Pinerolo, nel 1451 sede del tribunale istituito da Lodovico d’Acaja e dal 1713 sede del Senato del Pinerolese.
Torre di Alba
La casa-torre è una struttura abitativa e difensiva che svetta al di sopra degli altri edifici. Per la sua costruzione fu presa a modello una delle torri di Alba, città delle Langhe.
Torre-porta di Oglianico
E’ l’ingresso al Borgo Medievale, in mattoni e pietre copiata dal quella del ricetto di Oglianico, nel basso Canavese. Ha due aperture: la maggiore per i carri e i cavalli, la più piccola a destra, detta postierla, per l’accesso pedonale.
Casa di Alba
Il modello principale di questa casa risale a un edificio trecentesco della via maestra di Alba, importante centro delle Langhe. Destinata all’esercizio di attività artigianali e commerciali, ha una portico spazioso con un ricco soffitto dipinto che riproduce l’esemplare di una casa di Chieri della famiglia dei mercanti e banchieri Villa.
Casa di Cuorgnè
Una delle costruzioni più spettacolari della via maestra si ispira alla Casa di Cuorgnè detta del Re Arduino, esempio di edilizia abitativa per le facoltose famiglie del Piemonte quattrocentesco.
Seconda Casa di Bussoleno
L’edificio, composto da due unità di altezza diversa e sorretto da cinque pilastri dipinti, è stato copiato da una casa ancora esistente nel centro storico di Bussoleno, in Valle di Susa.
Cortili e fontane
Piazzetta e fontana di Salbertrand
Nella piazzetta col forno (5), all’ingresso del Borgo è collocata una fontana in pietra con la data 1484 incisa in caratteri gotici “MIL CCCC LXXXIIII” (7). L’acqua zampilla da un vaso sollevato in alto su una colonnetta, per attingere con grandi recipienti da appoggiare sulle barre di metallo che attraversano la vasca. Fontane di questo tipo, con vasca quadrangolare o poligonale decorata ad archetti e colonna sormontata da una coppa, si trovano diffuse nell’alta Valle di Susa: per il Borgo furono prese a modello in particolare quelle di Salbertrand e di Oulx.
Pozzo di Dronero
Il pozzo, a servizio di tutto l’abitato, è nel cortile di Avigliana (19). La vera del pozzo in pietra è l’unico manufatto realmente quattrocentesco del Borgo: proviene da una casa di Dronero di proprietà, nel 1884, del cavalier Giuseppe Voli d’Avena. Reca gli stemmi delle famiglie che potevano esercitare diritti sull’uso dell’acqua della falda: i marchesi di Saluzzo e i Berardi, signori di San Damiano.
Cortile e fontana del melograno
La piazza più grande del Borgo prende il nome dalla riproduzione della raffinata fontana del Castello di Issogne, in Valle d’Aosta, risalente al primo Cinquecento (23). In ferro battuto, rappresenta un albero di melograno. Fu realizzata per il padiglione piemontese all’Esposizione Internazionale di Roma del 1911; era dipinta e dorata, come ancora allora l’originale, secondo le annotazioni prese da Alfredo D’Andrade nel 1887. Fu collocata nel cortile del Borgo nel 1928, in occasione dei festeggiamenti del decennale della vittoria della prima guerra mondiale e dei cinquecento anni dalla nascita di Emanuele Filiberto, il duca di Savoia che portò la capitale da Chambéry a Torino.