Si accede alle carceri da un corridoio stretto e umido, rischiarato solo da qualche candela. Le celle sono chiuse da una doppia porta, con infissi ispirati a quelli delle prigioni dei castelli di Issogne e di Cremolino (Alessandria); anche le feritoie che danno la poca luce hanno doppia inferriata. I prigionieri sono incatenati o bloccati da ceppi. In una delle celle una botola si spalanca su una secreta, una fossa oscura in cui il prigioniero viene calato con una corda azionata tramite una carrucola. Secrete di questo tipo si trovano nel castello di Verrés, in Valle d’Aosta