La sala, imponente, è il luogo dove il signore riceve ambasciatori e cavalieri ed esercita la giustizia e il comando. Riproduce il salone del castello della Manta dei signori di Saluzzo, Cuneo: loro è il motto “LEIT” (che forse significa “piano“) ripetuto sullo zoccolo dipinto e nei cartigli del soffitto. Sulla parete destra sono raffigurati Eroi ed Eroine dell’antichità, a guidare con il proprio esempio l’operato del signore; di fronte, una leggenda diffusa nella cultura cortese, quella della Fontana della Giovinezza.
Il baldacchino del trono è l’unico arredo ottocentesco rimasto nella sala. Questa fu interamente distrutta durante un bombardamento nel 1943 e ricostruita identica nel 1950-1951. Le tele dipinte sulle pareti sono state eseguite da Francesco Chiapusso nel 1950, in sostituzione di quelle dipinte nel 1884 da Alessandro Vacca.