A lato della Rocca, sulla sinistra, si incontra una tettoia, copiata da quella del mercato di Verzuolo, nel Cuneese, con pilastri squadrati che sorreggono un tetto in lose su massicce travature lignee. Sotto, sono ricoverate due macchine da guerra, una catapulta e una balista, costruite nel 1883 nell’Arsenale militare di Torino proprio per l’Esposizione dell’anno successivo.
La catapulta aveva la funzione di scagliare contro lo schieramento nemico pietre e materiale infuocato posto nel cucchiaio issato all’estremità dell’albero; un arco imprimeva, poi, la forza necessaria per il lancio.
La balista, più piccola, funzionava anch’essa grazie all’energia ricavata dalla tensione di una molla; lanciava, anziché pietre, elementi stretti e acuminati, come dardi e grosse frecce.
I tralicci in vimini accatastati ai lati servivano come scudi di protezione agli addetti al loro funzionamento e trasporto.